Ultima modifica: 18 Marzo 2022

Parole di pace e gesti di solidarietà, il Santi Bivona dice “NO” alla guerra

Dibattiti, manifesti e una raccolta di beni di prima necessità in collaborazione con l’ANFI. La DS: “Sensibilizziamo i più giovani, la violenza non potrà mai essere la soluzione dei problemi: doveroso intraprendere azioni concrete e intervenire in soccorso dei cittadini ucraini profughi di guerra”

Incontri, dibattiti, bandiere e manifesti di pace: alunni e docenti dell’Istituto comprensivo “Santi Bivona” di Menfi dicono “No!” alla guerra e partecipano attivamente alla raccolta di beni di prima necessità per la popolazione ucraina.

In queste ore difficili nessuno può fare finta di nulla e ignorare i gravissimi fatti che stanno accadendo in Ucraina – ha detto la dirigente scolastica Francesca Cusumano. Il nostro pensiero va alla popolazione, ai bambini e ai ragazzi che, con le loro famiglie, stanno vivendo un incubo chiamato guerra: un incubo che sembra non risparmiare le scuole. Per questo motivo appare necessario avviare una riflessione con i nostri alunni sul testo dell’articolo 11 della nostra Costituzione, sperando che la crisi trovi presto una soluzione pacifica e nella consapevolezza che la violenza non potrà mai essere la soluzione dei problemi”.

L’articolo 11 della Costituzione della Repubblica italiana recita testualmente: “L’Italia ripudia la guerra come strumento di offesa alla libertà degli altri popoli e come mezzo di risoluzione delle controversie internazionali; consente, in condizioni di parità con gli altri Stati, alle limitazioni di sovranità necessarie ad un ordinamento che assicuri la pace e la giustizia fra le Nazioni; promuove e favorisce le organizzazioni internazionali rivolte a tale scopo”.

E “L’Italia ripudia la guerra” è stato anche il titolo dell’evento dedicato all’Educazione civica, organizzato su scala nazionale da La Tecnica della Scuola mercoledì 2 marzo, a cui gli alunni dell’Istituto hanno partecipato in videoconferenza. Un ulteriore momento formativo in supporto della non belligeranza condotto dal vicedirettore Reginaldo Palermo, con l’ esperto di diritto Luigi Mariano Guzzo e Aluisi Tosolini, dirigente scolastico e coordinatore rete nazionale “La mia scuola per la pace”.

Nella stessa giornata gli studenti hanno fatto sventolare le bandiere della pace e osservato un minuto di silenzio per tutte le vittime di guerra: “La scuola italiana è fondata sulla nostra Costituzione e alla base della nostra Costituzione c’è la pace, che è un valore irrinunciabile – è il messaggio del ministro dell’Istruzione, Patrizio Bianchi -. Le nostre scuole da sempre mettono al centro del percorso educativo questi temi e, responsabilmente, educano le nostre ragazze e i nostri ragazzi a una cittadinanza consapevole e al rifiuto della guerra. Sia la Pace il tema della nostra riflessione comune e del nostro ‘essere scuola’ insieme”.

E la risposta concreta degli studenti, delle loro famiglie e di tutto il personale scolastico non si è fatta attendere: “Per non assistere inermi ai drammatici eventi recentemente accaduti che hanno tragicamente colpito il popolo ucraino, l’Istituto Comprensivo “Santi Bivona” si è posto l’obiettivo di sensibilizzare gli studenti per riaffermare con forza che questa Istituzione scolastica ripudia la guerra e condanna, senza se e senza ma, i suoi promotori” ha ribadito la Dirigente dell’Istituto, aderendo a una raccolta di beni di prima necessità per l’Ucraina organizzata dall’ANFI (Associazione finanzieri in congedo-Fiamme gialle) di Sciacca.

La raccolta, avviata mercoledì 9 marzo fino al 26 marzo, prevede la donazione libera di beni di prima necessità ed è aperta a tutti e a tutte. Al fine di evitare l’acquisto di prodotti non necessari o deteriorabili, si è deciso di individuare determinati beni a lunga conservazione; gli indumenti o altri beni usati non possono essere donati. La raccolta si effettuerà nei plessi dell’Istituto dove saranno disponibili scatoloni per il deposito dei beni che saranno ritirati dai volontari. (ANGI)

            Antonella Giovinco




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